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01.12.2016 16:09

UE: SERRACCHIANI A GENTILONI,INTERVENIRE SU TASSA TRANSITO PER I SERBI

Trieste, 1 dicembre - In una lettera inviata oggi al ministro per gli Affari esteri Paolo Gentiloni la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha espresso l'auspicio che i cittadini serbi che entrano in area Schengen siano esentati dal pagamento della tassa di cinque euro, prevista dall'introduzione del nuovo sistema ETIAS, rivolto ai viaggiatori senza passaporto UE.

Lo scorso 16 novembre infatti la Commissione Europea, per consentire una gestione più efficace delle frontiere esterne, ha richiesto l'introduzione del Sistema europeo di informazioni e autorizzazione di viaggio (ETIAS), il quale implicherebbe controlli preventivi di sicurezza per i viaggiatori senza passaporto dell'UE che entrano nell'area Schengen, al fine di prevenire potenziali minacce terroristiche. Tale sistema, analogo al sistema americano chiamato ESTA, vincola i viaggiatori all'obbligo di compilazione di un modulo on line  per fornire dati e informazioni di base in relazione alla propria identità, ai documenti di viaggio e ai dettagli sui contatti e sul soggiorno.

"Non posso che condividere e sostenere i moventi che sono all'origine di questa decisione, intesa a incrementare il livello di sicurezza interna degli Stati membri dell'Unione Europea", ha sottolineato Serracchiani nella lettera, rappresentando però "la situazione particolare in cui si trovano i cittadini della Serbia, Paese del quale l'Italia sostiene con vigore l'ingresso nell'UE e con cui abbiamo legami storici e intratteniamo strette e continue relazioni, fatte di frequenti transiti di persone".

"La Serbia inoltre svolge un ruolo non secondario nell'azione di filtro rispetto alle correnti migratorie", ha evidenziato, ricordando peraltro che "la comunità serba di Trieste quest'anno festeggia il 260° anno dalla sua costituzione, e che quella serba è la terza comunità più numerosa del Friuli Venezia Giulia, con il conseguente flusso di persone dalla Serbia".

Sulla base di queste considerazioni, e manifestando "l'auspicio che le trattative per l'adesione del Paese balcanico all'Unione possano essere rapide e quindi possano portare al ripristino di una normalità di rapporti", la presidente del Friuli Venezia Giulia ha rilevato che "al momento attuale il meccanismo della registrazione prevede che al suo termine sia pagata una tassa di cinque euro" e in proposito si è augurata "che sia possibile intervenire nel senso di una sua abolizione o quantomeno una drastica mitigazione".

ARC/PPD