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26.01.2018 17:24

Agroalimentare: approvata a Bruxelles la Pitina IGP

Udine, 26 gennaio - La Pitina, salume "unico e irripetibile" della montagna pordenonese, ha superato l'ultimo e più importante esame per potersi fregiare del logo IGP, Indicazione geografica protetta: quello della Commissione Europea.

E' stata infatti pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea la domanda di registrazione tra i prodotti ad indicazione geografica protetta. Un passaggio che sancisce l'approvazione da parte della Commissione ed il nulla osta alla definitiva registrazione, che arriverà, se non vi saranno opposizioni da parte di terzi, trascorsi 90 giorni dalla pubblicazione.

La Pitina - che già da febbraio dello scorso anno gode dalla protezione transitoria a livello nazionale - potrà dunque riportare in etichetta il logo comunitario a partire dal 23 aprile prossimo.

Per la Regione Friuli Venezia Giulia si tratta di un traguardo raggiunto in tempi davvero minimi, grazie a un lavoro di squadra tra funzionari della Regione, del ministero e produttori e che ha portato in meno di due anni a chiudere una pratica che era aperta dal 2006.

La sigla IGP è il marchio di origine che viene attribuito dall'Unione Europea a quei prodotti agricoli alimentari per i quali la qualità e la reputazione dipendono dall'origine geografica, e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un'area geografica determinata. La Pitina, un prodotto a base di carni ovicaprine o di selvaggina ungulata, conservata grazie a un processo di affumicatura e ad uno strato protettivo di farina di mais, si potrà produrre esclusivamente nel territorio dei Comuni di Andreis, Barcis, Cavasso Nuovo, Cimolais, Claut, Erto Casso, Frisanco, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina, Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto.

Con la Pitina si arricchisce il paniere dei prodotti a denominazione tutelata in sede europea che già comprende i DOP (Denominazione di origine protetta) prosciutto di San Daniele, formaggio Montasio, olio Tergeste e Brovada e l'Igp Prosciutto di Sauris e soprattutto si continua, in un contesto sempre più globale, l'opera di tutela e identificazione dei prodotti con il territorio regionale. ARC/EP