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02.02.2018 14:58

Corte conti: Regione Fvg espone rapporto su finanza pubblica 2017

Trieste, 2 febbraio - Riqualificazione della spesa e risparmio come prodotto della riforma delle Autonomie locali, crescita e riequilibrio delle risorse destinate alla sanità, riforma dei controlli interni dell'Amministrazione regionale, riduzione ed efficientamento delle partecipate, stabilizzazione finanziaria del territorio regionale grazie al nuovo Patto Regione/Governo: sono i punti salienti contenuti nell'esposizione della presidente della Regione Friuli Venezia Giulia del rapporto sul coordinamento della finanza pubblica regionale per il 2017 in occasione dell'Udienza della Corte dei conti tenutasi nel Consiglio regionale di Trieste.

Nell'illustrazione della Regione è stato evidenziato che non ci sono state battute d'arresto nella riforma del sistema delle Autonomie locali, mentre a livello nazionale, come sottolineato di recente anche dalla Sezione Autonomie della Corte dei conti, ancora resta lettera morta l'attuazione dell'articolo 14 del D.L. 78/2010 concernente l'obbligo per i Comuni di esercitare congiuntamente le funzioni fondamentali. La riforma in Friuli Venezia Giulia ha già prodotto risparmi che non sono frutto di tagli lineari ma della riqualificazione della spesa. La figura del direttore generale delle Unioni territoriali intercomunali viene indicata come strategica nell'ambito di un processo di riforma che non può essere arrestato - secondo la Regione - senza arrecare grave danno alla comunità.

Per quanto riguarda la salute dei cittadini, la Regione ha accresciuto, dall'entrata in vigore della riforma regionale, le risorse attribuite al servizio sanitario regionale (+3,04% dal 2014 al 2017), riorientando i trasferimenti ai diversi livelli di assistenza (ospedali dal 50,04% al 44,93%; territorio dal 44,33% al 49,57%; prevenzione dal 5,63% al 5,49%). Di rilievo anche l'onere aggiuntivo di 30 milioni sostenuto nel 2017 dalla Regione per farmaci innovativi e l'esenzione dei cittadini dal ticket. In generale, la Regione ha fatto presente che tutti gli studi (studio Ambrosetti; Piano nazionale degli esiti; Scuola superiore Sant'Anna di Pisa) marcano performance solo positive per il Friuli Venezia Giulia dal 2016 al 2017, studi solo parzialmente presi in considerazione dalla Sezione regionale della Corte dei conti.

Se la legge 1 del 2015 ha portato a una ridefinizione del sistema dei controlli interni, la revisione delle partecipate ha ridotto le partecipazioni dirette nelle società da 24 a 11. Tra le partecipate, l'Aeroporto FVG ha ottenuto nel 2017 risultati superiori alle previsioni dal piano industriale, Banca Mediocredito FVG è stata interessata da un risanamento e dall'ingresso nel Gruppo Iccrea e FVG Strade ha ampliato la propria attività.

Infine, è stato analizzato il Protocollo d'intesa Regione/Stato ("Patto") sottoscritto lo scorso 30 gennaio, il cui dispositivo riduce le difficoltà di programmazione delle entrate grazie ai criteri di attribuzione delle compartecipazioni regionali, assicurando alla Regione un sostegno basato su quote di compartecipazione ai tributi erariali anziché su trasferimenti statali puntuali. La rinegoziazione del Patto, è stato ricordato, ha portato alla riduzione del contributo della Regione al debito dello Stato per ciascuna delle annualità 2018 e 2019 pari a 120 milioni di euro (da 370 milioni a 250 milioni), rinviando all'esercizio 2019 la definizione del contributo per le restanti annualità.

Nell'udienza, all'intervento introduttivo del presidente del Consiglio regionale era seguita la relazione del presidente della Sezione di controllo regionale della Corte dei Conti Antonio Caruso. ARC/PPH/ep