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07.06.2019 13:13

Salute: Riccardi, avviato Tavolo Regione-Ambiti socioassistenziali

Servono azioni su emergenza abitativa, povertà, minori e anziani

Udine, 7 giu - Oggi è stato fatto un importante passo avanti verso la riprogettazione del sistema di protezione sociale del Friuli Venezia Giulia attraverso il confronto costruttivo tra la Regione e le 'sentinelle' delle esigenze dei cittadini, ovvero i Comuni. Un percorso che ha già permesso di identificare alcune priorità sulle quali concentrare l'attenzione: l'emergenza abitativa che tocca sia la competenza dei servizi sociali sia quella delle aziende sanitarie, il supporto e l'assistenza ai minori in situazioni di difficoltà e agli anziani e il superamento della Mia con il reddito di cittadinanza e l'eventuale affiancamento di ulteriori misure di supporto alla povertà estrema. Problematiche e tematiche delle quali mi farò portavoce durante la discussione che il Consiglio regionale avvierà in merito al welfare regionale".

Lo ha detto il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, alla prima riunione del Tavolo di lavoro interistituzionale tra la Regione e i sindaci responsabili degli ambiti socioassistenziali, da lui presieduto.

Riccardi ha sottolineato che "per migliorare il welfare in Friuli Venezia Giulia, la Regione deve saper cogliere le indicazioni che giungono dal territorio, così da varare misure che diano risposte concrete e rapide alle necessità di un tessuto sociale in costate cambiamento. Si tratta di una delle tematiche più complesse che l'Amministrazione deve affrontare, perché in una regione come la nostra misure standardizzate difficilmente possono garantire risultati reali, dato che non tengono conto del contesto sociale e territoriale. Anche in questo caso la Regione non intende essere autoreferenziale, anzi vuole rendere i Comuni e gli ambiti centrali nella definizione di azioni e strategie che trovino soluzioni ai bisogni di chi si trova in condizione di fragilità".

Il vicegovernatore ha quindi rimarcato che "non viene in alcun modo messa in dubbio l'integrazione sociosanitaria, ma dobbiamo definire con esattezza i suoi confini e lavorare ad un modello che, oltre a garantire sicurezza sanitaria, sposti parte della spesa sul sociale, valorizzando risorse fondamentali come il privato sociale e il volontariato".

Durante la riunione, alla quale hanno partecipato i rappresentanti degli ambiti socioassistenziali di tutta la regione, è stato deciso che sarà elaborato un documento programmatico che fungerà da punto di avvio del confronto tra i sindaci e la Regione nella definizione delle proposte e degli interventi che il vicegovernatore sottoporrà alla Giunta. ARC/MA/ep