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23.03.2015 13:14

POLITICHE SOCIALI: TELESCA, SI AVVERTE L'ESIGENZA DI MIGLIORARE LA LEGGE REGIONALE 41/1996

Udine, 23 mar - Il mondo regionale della disabilità che, anche qui in Friuli Venezia Giulia, ha visto mutare i propri bisogni (basti pensare all'odierna diversa tipologia dell'utenza, che parla sempre di più di adulti senza lavoro, di anziani non autosufficienti, di una crescita della disabilità nella fascia adulto-anziana), ha valutato oggi a Udine il tema de "La disabilità tra le riforme", in un incontro pubblico promosso congiuntamente dalla Cooperativa sociale onlus Hattivalab e dal Centro InfoHandicap FVG.

Una disabilità che deve approcciarsi - come in sede di conclusioni ha indicato l'assessore regionale alla Salute, all'Integrazione socio-sanitaria e alle Politiche sociali Maria Sandra Telesca - sia alla recente Riforma della Sanità guidata dalla Regione che al riordino del sistema delle Autonomie locali: due nuovi assetti che toccano i livelli istituzionali "più prossimi e più in vista" rispetto alla disabilità, tenendo comunque conto che in questo mondo del sociale (e in particolare di questa stessa disabilità) interviene anche un'ampia varietà di soggetti del cosiddetto Terzo Settore.

Senza dimenticare, ha annotato l'assessore Telesca, la "variabilità gestionale" che presenta il Friuli Venezia Giulia nell'affrontare i bisogni del cittadino disabile: in alcune aree provinciali, infatti, la delega è affidata all'Azienda per l'Assistenza Sanitaria (AAS), in altre ai Consorzi di Comuni, in altre ancora direttamente alle Amministrazioni municipali.

"Occorre dunque una verifica su come sta funzionando il sistema - ha indicato l'assessore regionale - tenendo peraltro conto che siamo di fronte ad un sistema comunque ricco rispetto ad altre realtà regionali; ricco in tutti i sensi, sia in considerazione delle risorse finanziarie allocate dalla Regione, sia della molteplicità di interventi in atto".

C'è quindi l'esigenza di una revisione, nell'intento di introdurre alcuni indubbi miglioramenti in un'ottica di efficacia ed efficienza, alla luce dei risultati delle sperimentazioni e della necessità di lavorare sempre di più sull'integrazione tra sanitario e sociale, "chiarendo, anche per questo sociale, come già fatto per il sanitario, quali siano i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)".

L'assessore Telesca, pertanto, ha dichiarato che la direzione Salute e Politiche sociali della Regione intende formulare alcune prime proposte in merito entro il prossimo mese di giugno, "ritenendo di poter avere un quadro chiaro entro fine anno". Non si parla comunque di un nuovo provvedimento complessivo sul sociale che sostituisca la legge regionale 41 del 1996 (che riguarda - ha fatto notare Telesca - la tutela e la promozione sociale non solo del mondo della disabilità, ma anche anziani, minori e povertà), bensì di una indispensabile revisione e di alcuni indubbi miglioramenti di alcune parti dell'articolato.

"Dobbiamo avere la capacità di adeguare i nostri testi di legge ad un mondo che cambia, nel quale cambiano anche le esigenze e gli approcci al sistema dell'assistenza sociale", ha osservato l'assessore Telesca.

ARC/RM