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19.01.2018 18:50

Comitato congiunto Fvg-Slovenia: le linee d'azione comuni

Trieste, 19 gennaio - No al rigassificatore di Zaule, sì all'obiettivo di una politica agricola comune, più cooperazione nel turismo, consolidamento nelle strategie di protezione civile, soluzioni congiunte nella sanità e nelle politiche sociali: sono le prese di posizione e gli impegni che emergono dalla Dichiarazione finale di Regione Friuli Venezia Giulia e Repubblica di Slovenia approvata al termine dei lavori del Comitato congiunto che si è riunito oggi a Trieste per la terza volta in sessione plenaria.

Le delegazioni delle due istituzioni erano guidate, rispettivamente, dalla presidente della Regione e dal vicepremier e ministro degli Esteri sloveno Karl Erjavec.

Sul progetto del terminal di rigassificazione "le Parti hanno riaffermato la loro opposizione in merito", mentre "è stata aggiornata e potenziata la cooperazione tra le Agenzie per la protezione dell'ambiente di entrambe le Parti".

Per quanto riguarda il settore primario, Regione e Slovenia "sostengono la collaborazione nell'ottica di plasmare la politica agricola comune (PAC)"; inoltre, la vicina Repubblica "favorisce gli impegni volti a prolungare le misure di ammortizzazione delle conseguenze per l'agricoltura dovute all'applicazione delle disposizioni Natura 2000 seguendo il modello di protocollo Prosecco". Viene promosso il confronto bilaterale per la creazione della prima Doc transnazionale del vino "Terrano/Teran".

"Prodotti transfrontalieri integrati": sono la ricetta per incrementare la cooperazione nel settore del turismo "sulla base di un patrimonio culturale e naturale rivitalizzato" e puntando alla gestione integrata e sostenibile di una rete di castelli, giardini, storici, ville e vigneti.

In vista di Esof 2020, con Trieste capitale della scienza, saranno promossi eventi congiunti con il coinvolgimento dell'Europa e dei Balcani occidentali. In generale, nel campo della ricerca la collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia avrà come focus le nanotecnologie e le tecnologie marittime. Se la cooperazione nella protezione civile, "tradizionalmente ben consolidata", si indirizzerà nel potenziamento dello scambio di informazioni (specie nelle zone non coperte da rete), si confermerà sul rischio sismico e si sta avviando anche sul numero unico di emergenza, nel campo dell'istruzione "le Parti auspicano l'ideazione di nuovi percorsi progettuali". Di fronte all'obiettivo "favorire e diffondere la conoscenza e l'implementazione dell'uso della lingua italiana e slovena a livello scolastico e nell'ambiente familiare", si punta ad ampliare lo scambio di mobilità e formazione di studenti e insegnanti.

Per quanto riguarda le politiche sociali e sanitarie, il Comitato congiunto ha varato tre sottogruppi di lavoro che si occuperanno, rispettivamente, di deistituzionalizzazione della salute mentale; infezioni ospedaliere e sorveglianza microbiologica ovvero resistenza antimicrobica; direttive sull'applicazione dei diritti dei pazienti nell'assistenza sanitaria transfrontaliera.

Infine, per quanto riguarda la cultura, il ministro Gorazd Žmavc ha parlato di "grandi risultati raggiunti" nell'ambito di "una collaborazione e un'atmosfera piacevoli". Oltre all'impegno sulla valorizzazione delle minoranze e il sostegno della candidatura comune del "Paesaggio rurale Collio/Brda tra Isonzo e Judrio" a patrimonio mondiale dell'umanità, "le Parti intendono promuovere e valorizzare il patrimonio della Grande Guerra anche in termini di turismo sostenibile e consapevole incrementando, in particolare, il potenziale attrattivo di siti e monumenti di grande significato storico e simbolico". ARC/PPH/ep