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31.05.2019 14:12

Strage Peteano: Roberti, sia monito a chi oggi aggredisce la Divisa

Sagrado (Go), 31 mag - "La strage di Peteano, attacco deliberato ai Carabinieri e quindi allo Stato, va ricordata sempre ed è un richiamo a chi aggredisce oggi in qualsiasi maniera le Forze dell'Ordine, in fatti di cronaca o nel corso di manifestazioni, in spregio al principio che quando si tocca una divisa si viola lo Stato, la comunità e la sicurezza di tutti".

Lo ha affermato l'assessore alla Sicurezza del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti a margine della commemorazione odierna davanti al cippo che ricorda i carabinieri Antonio Ferraro, Donato Poveromo e Franco Dongiovanni uccisi nell'attentato dinamitardo di 47 anni fa, innescato su una Fiat 500 parcheggiata con due fori sul parabrezza nella strada che da Sagrado porta a Savogna d'Isonzo. I tre militari dell'Arma, richiamati sul posto da una segnalazione telefonica, furono dilaniati da un'esplosione non appena apersero, alle 23.26 di quel 31 maggio 1972, il cofano motore dell'utilitaria; nella deflagrazione rimasero feriti anche Angelo Tagliari e Giuseppe Zazzaro.

"Il messaggio che parte da Peteano - ha rilevato Roberti - deve giungere in particolare ai nostri giovani. Guai a dimenticare ciò che accadde negli anni di piombo: le tragedie di cui furono vittime i servitori dello Stato e le loro famiglie, colpiti dal terrorismo, devono insegnare oggi a rispettare le Forze dell'Ordine, le regole della democrazia e la convivenza civile".

Una corona d'alloro al monumento che ricorda i caduti di Peteano è stata deposta dal comandante interregionale dei carabinieri Vittorio Veneto, generale Enzo Bernardini, accompagnato, tra gli altri, dal sottosegretario al ministero dell'Ambiente e del Territorio, Vannia Gava, dal presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, dal prefetto di Gorizia, Massimo Marchesiello, e dal generale di brigata Valentino Scognamiglio.

Altre corone d'alloro sono state deposte dai Comuni di Sagrado, Gradisca d'Isonzo e Savogna, con i rispettivi sindaci, mentre alla commemorazione assistevano Rita Famea e Antonella Ferraro, vedova e figlia del brigadiere Antonio Ferraro, e l'appuntato scelto Paolo Minati, figlio del carabiniere Donato Poveromo. Alla cerimonia, presenti i labari delle associazioni combattentistiche e d'arma, tra cui la sezione di Farra d'Isonzo dell'Associazione nazionale carabinieri, è intervenuta anche la medaglia d'oro al valor militare Paola Del Din. ARC/PPH/fc