Udine, 18 apr - Il servizio Disciplina Gestione Rifiuti e Siti inquinati della direzione regionale Ambiente ed Energia ha incaricato l'associazione Animaimpresa di rilevare la diffusione in Friuli Venezia Giulia delle "Case dell'Acqua", i distributori automatici d'acqua alla spina prelevata direttamente dall'acquedotto.
L'indagine ha rilevato 79 impianti tramite i quali, nel solo 2013, sono stati erogati quasi 20 milioni di litri d'acqua, consentendo la riduzione di 540 tonnellate di rifiuti di plastica e di oltre 3.500 tonnellate di anidride carbonica. Acqua a "km zero", dunque, filtrata, refrigerata, disponibile nelle varianti naturale o gassata, a disposizione del cittadino che può acquistarla self-service, ricaricando le proprie bottiglie.
Il monitoraggio è stato condotto con la collaborazione dei gestori del servizio idrico, degli enti territoriali e delle aziende installatrici: Acquedotto Poiana SpA, Acque del Basso Livenza SpA, AMGA SpA, CAFC SpA, Comune di Remanzacco e BBTec Srl. Ulteriori aggiornamenti saranno realizzati nel corso del 2014 alla luce dei nuovi impianti in via di ultimazione: 10 casette in più nel solo Comune di Udine, ma anche in Carnia e nel Tarvisiano ed i primi distributori a Trieste, realizzati con un progetto congiunto di Comune e Acegas-Aps. La promozione delle Case dell'Acqua è uno dei progetti sperimentali innovativi già avviati che saranno inseriti all'interno del "Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti" che la Regione presenterà a breve, ha osservato l'assessore all'Ambiente e all'Energia Sara Vito.
Il documento, oltre a dettare le linee guida in materia, approfondirà anche gli impatti dei rifiuti sull'ambiente e sulla salute ed analizzerà il contenuto delle sostanze pericolose in materiali e prodotti. A tal proposito, la Regione ha avviato, sempre in collaborazione con Animaimpresa, la rilevazione delle buone pratiche di riduzione degli imballaggi nelle aziende, anche per fornire valido supporto informativo alla pianificazione legislativa. ARC/Com/EP
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