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23.07.2021 14:56

Cultura: Gibelli, importante apertura èStoria a nuove collaborazioni


Trieste, 23 lug "La collaborazione creatasi tra èStoria e l'Associazione Sergio Amidei è un segnale molto importante per il panorama culturale del Friuli Venezia Giulia perché, dopo che per troppi anni se ne è solo parlato, si concretizza una cooperazione che rafforza tutti i soggetti coinvolti. Vicino/Lontano e il Far Est Film Festival, per esempio, hanno cominciato a ragionare insieme sui calendari per evitare sovrapposizioni".
Lo ha detto l'assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, alla presentazione della diciassettesima edizione di èStoria, il Festival internazionale della Storia, organizzato dall'Associazione culturale èStoria, che si svolgerà dal primo al 3 ottobre al Parco Basaglia di Gorizia e avrà come tema la follia.
L'assessore ha quindi osservato che "è importante che nell'organizzazione degli eventi venga considerata la sostenibilità economica, che non deve più guardare solo al finanziamento pubblico, ma anche a maggiori ricavi da mecenatismo e sponsorizzazioni. In tale senso Gorizia ha già dato delle soddisfazioni perché pur avendo più difficoltà di altre città della regione, a causa di una maggiore fragilità dovuta anche a ragioni storiche, alcune sue realtà sono comunque riuscite a trovare mecenati per il sostegno alle loro manifestazioni".
Gibelli ha rimarcato che "pensando al prossimo futuro devo ringraziare il Comune di Nova Gorica perché senza l'entusiasmo e la caparbietà con i quali ha perseguito la candidatura a Capitale europea della Cultura i nostri sforzi non sarebbero serviti. È stata aperta una strada che ci servirà in tanti aspetti della vita di Paesi confinanti ma non più divisi e il 2025 sarà un grande Anno europeo della cultura che porterà benefici per tutti".
L'assessore ha spiegato di essere sicura che "il lavoro che stiamo facendo darà i suoi frutti già dal prossimo anno: abbiamo chiesto ad alcuni soggetti di produzione culturale, per citarne solo alcuni pordenonelegge, Vicino/Lontano e l'Orchestra regionale, di organizzare almeno un evento a Gorizia. Questa richiesta diverrà un obbligo a partire dal prossimo anno, così da irrobustire i calendari degli eventi che costituiranno il percorso verso il 2025. Sono certa che in questo modo dal 2024 potremo quindi accogliere anche i soggetti extraregionali intenzionati ad essere presenti anche l'anno successivo".
èStoria, che si articolerà attraverso 60 appuntamenti con oltre 100 ospiti, affronterà il tema della follia attraverso le interpretazioni dei protagonisti del panorama culturale italiano e internazionale che si interrogheranno sulle declinazioni della rappresentazione della malattia mentale nella pittura, nella letteratura, nel teatro, nel cinema o nel mondo dell'arte, sui segni che la pazzia ha impresso nel corso dei secoli sia sul piano individuale che su quello collettivo, sul rapporto tra il processo di civilizzazione e la follia, sui confini tra la devianza mentale e l'ispirazione artistica e, ancora, sui lasciti storici del pensiero di Michel Foucault o della riforma di Franco Basaglia nella cultura odierna.
èStoria Film Festival, iniziativa sostenuta dalla Regione e nata in collaborazione con l'Associazione Palazzo del Cinema-Hisa Filma che si svolgerà al Kinemax e al Kulturni Dom, dedicherà alla follia un'ampia retrospettiva e rivolgerà lo sguardo ad alcune fra le novità più significative nell'ambito della cinematografia storica apparse negli ultimi anni. Tra gli appuntamenti più importanti di questo nuovo evento va certamente ricordato il primo premio èStoria Film Festival, assegnato all'Imperial War Museums di Londra, per They shall not grow old, di Peter Jackson.
Immancabile l'appuntamento con il Premio èStoria, un riconoscimento assegnato a chi svolge un ruolo di primo piano nel campo della divulgazione in Italia e all'estero: quest'anno verrà assegnato il 3 ottobre a Sergio Romano, in una conversazione con Omar Monestier.
L'assessore ha quindi colto l'occasione per evidenziare che "il green pass sarà il più importante incentivo alla vaccinazione che possiamo mettere in campo. Nel momento in cui gli indecisi, salvo chi ha fondati motivi di salute per non vaccinarsi, capiranno che l'unico modo per tornare a vita normale, ovvero andare al cinema o a teatro o allo stadio, è sottoporsi al vaccino allora lo faranno, perché anche cultura e sport fanno parte della vita di tutti noi". ARC/MA