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20.04.2018 17:42

Imprese: attivata sezione Fvg Fondo centrale garanzia Pmi

A sostegno dell'iniziativa 20 milioni di euro
 

Trieste, 20 aprile - La Regione ha attivato la sezione speciale Fvg del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese (Pmi) presso il ministero per lo Sviluppo economico (Mise), gestito da Mediocredito centrale-Banca del Mezzogiorno, per rafforzare le opportunità di accesso al credito da parte delle imprese e dei professionisti operanti sul territorio regionale.

L'intervento del Fondo centrale, sotto forma di garanzia diretta all'istituto finanziatore o di controgaranzia verso i confidi, sostituisce le onerose garanzie normalmente richieste alle aziende per ottenere mutui e altri finanziamenti. Con la garanzia diretta il Fondo centrale garantisce direttamente la banca o l'intermediario finanziario, che sono compensati in caso di inadempimento dell'impresa finanziata, mentre con la controgaranzia il Fondo centrale garantisce il Confidi garante in prima istanza dell'impresa finanziata, compensandolo in caso di attivazione della garanzia consortile.

Il Fondo può sostenere operazioni di finanziamento alle Pmi sia a breve sia a medio e lungo termine, tanto per esigenze liquidità che per spese di investimento, fino a una copertura massima di 2,5 milioni di euro.

La sezione speciale Fvg, attivata con circa 20 milioni di risorse della Programmazione 2014-20 del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), consente alle imprese e ai professionisti regionali di usufruire di una copertura elevata all'80 per cento dell'importo del finanziamento, per qualsiasi tipo di operazione finanziaria.

Per godere della garanzia del Fondo centrale e della maggiorazione regionale, le Pmi possono rivolgersi all'istituto al quale richiedono il finanziamento oppure al confidi al quale richiedono la garanzia consortile per accedere al finanziamento, che si occuperanno di tutti gli adempimenti amministrativi necessari.

Per contatti e informazioni consultare il sito www.fondidigaranzia.it/imprese.html oppure rivolgersi alle banche, agli intermediari finanziari o ai confidi. ARC/COM/Red