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10.03.2018 17:43

Cultura: Bolzonello, Dedica festival è orizzonte ampio di riflessione

Pordenone, 10 marzo - Dedica è una manifestazione preziosa per tutto il territorio regionale che permette di conoscere, esaminare e trovare spunti di riflessione, rispetto a quello che accade nel mondo, attraverso gli occhi di un autore e la sua comunità di provenienza.

Lo ha sottolineato il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello intervenendo oggi, al Teatro Verdi di Pordenone, all'apertura della 24ma edizione di Dedica, la rassegna culturale organizzata dall'associazione Thesis.

Per Bolzonello il festival, che per questa edizione vede protagonista lo scrittore e cineasta afghano Atiq Rahimi, intervistato oggi dal giornalista Fabio Gambaro, rappresenta "una perla preziosa non solo per Pordenone ma per tutta la nostra comunità regionale".

Bolzonello ha sottolineato come il percorso iniziato con il festival offra temi importanti di riflessione anche grazie alla ricerca e proposta di autori con un impegno intellettuale, culturale meno commerciale.

Nel suo intervento di saluto il vicepresidente ha ricordato in particolare il 2002, anno spartiacque rispetto alle precedenti edizioni, in cui l'autore proposto fu il giornalista e scrittore libanese Amin Maalouf, con cui la rassegna ha ampliato il proprio respiro in un'ottica internazionale "per guardare con occhi che abbiano una prospettiva più vasta".

Ideato e curato dall'associazione Thesis, il progetto Dedica è promosso da istituzioni ed enti pubblici, in particolare dalla Regione Friuli Venezia Giulia, da PromoTurismoFvg, dal Comune di Pordenone e dalla Fondazione Friuli.

Sono dieci gli appuntamenti in programma - fra spettacoli, conversazioni, musica, arte, libri, percorsi per giovani e famiglie - che si susseguiranno fino al 17 marzo a Pordenone fra il convento di San Francesco, il Teatro Verdi, il municipio, la biblioteca civica, Cinemazero, con una tappa all'Università Ca' Foscari di Venezia.

Accanto al vicepresidente del Fvg sono intervenuti all'inaugurazione Claudio Cattaruzza, curatore del Festival, e l'assessore alla Cultura del Comune di Pordenone, Pietro Tropeano, che ha sottolineato le qualità e la capacità della rassegna di stupire ad ogni edizione. ARC/LP/ppd