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05.10.2017 17:06

Agricoltura: Bolzonello, sbloccare rimborsi assicurativi imprese

San Vito al Tagliamento (Pn), 5 ottobre - "Sulla complessa problematica dei rimborsi assicurativi la Regione è dalla parte delle imprese agricole". Lo ha affermato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, intervenuto oggi a San Vito al Tagliamento al convegno organizzato da Condifesa Fvg (Consorzio difesa colture agrarie) sulla gestione del rischio dell'impresa agricola. Bolzonello ha raccolto e sostenuto il grido d'allarme lanciato dagli imprenditori agricoli per i ritardi nei pagamenti degli aiuti finanziari a copertura delle polizze assicurative, previsti dal Piano di sviluppo agricolo nazionale e collegati alla nuova Politica agricola comune (Pac) 2014-20 dell'Unione europea.

"Non possiamo correre il rischio di far saltare non solo le singole aziende ma un intero sistema agricolo e zootecnico che dal 2015 è al collasso per un intrico burocratico che nessun tavolo è finora riuscito a sbloccare", ha affermato Bolzonello, annunciando una netta posizione della Regione alla prossima riunione della Commissione agricoltura della Conferenza Stato-Regioni "nella quale - ha assicurato - saremo a fianco delle imprese nel chiedere lo sblocco in tempi certi e rapidi dei rimborsi assicurativi dal 2015 in poi". La dimensione del problema è emersa negli interventi del presidente nazionale Asnacodi, l'associazione nazionale Condifesa, Albano Agabiti, che ha rappresentato in 400 milioni di euro i contributi pubblici anticipati dai consorzi ai quali, di fatto, va, a suo parere, "il ruolo di ammortizzatore che garantisce la sussistenza del sistema assicurativo".

La situazione del Friuli Venezia Giulia è stata descritta dal presidente di Condifesa Fvg, Fabio Benedetti che ha spiegato come, ad oggi, alle 3800 imprese associate che hanno assicurato oltre 235 milioni di euro di valore delle produzioni mancano contributi pubblici per quasi 15 milioni di euro. L'erogazione dei contributi previsti dal Piano di sviluppo agricolo nazionale è affidato ad Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, ma sconta ritardi rilevanti, in particolare dal 2015, anno in cui la programmazione della politica agricola comune è stata riformata. Se da un lato sono aumentate le risorse stanziate, dall'altro sono stati ridotti i benefici per le aziende, portando la copertura degli interventi pubblici dall'80% al 65% della spesa ammessa, con un ulteriore aggravio determinato dai costi per sostenere una più complessa procedura di rimborso. Rassicurazioni sui pagamenti sono giunte da Giuseppe Blasi, capo dipartimento del ministero delle Politiche agricole, secondo cui il sistema delle regole è ormai chiuso e gli aiuti entreranno a regime anche se la problematica 2015 sarà trattata autonomamente. Blasi ha annunciato che è in via di pubblicazione il bando per le polizze assicurative 2016, così come il bando per la zootecnia 2015 e 2016, che saranno pubblicati entro l'anno assieme al bando 2017. Il convegno ha offerto anche un panorama aggiornato del rischio delle produzioni agricole legato ai cambiamenti climatici, mettendo in rilievo, negli interventi di Valentina Gallina del Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste, di Federica Flapp dell'Agenzia regionale per l'ambiente, di Gianluca Ferrari di Radarmeteo e di Francesco Danuso, docente di agronomia all'Università di Udine, come in Friuli Venezia Giulia vi sia un costante aumento negli ultimi dieci anni delle temperature medie e del numero di giornate più calde nell'arco dell'anno, accompagnato da una riduzione delle precipitazioni ma anche da fenomeni di piogge estreme. Francesco Danuso, docente di Agronomia dell'Università di Udine, e un team di economisti agrari dell'ateneo friulano guidato da Francesco Marangon, hanno invece analizzato l'evoluzione della gestione del rischio, mentre Luca Barison della direzione territoriale Nordest di Credem è intervenuto sui sistemi di accesso al credito per le imprese agricole. . ARC/SSA/fc