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25.11.2017 17:53

Programma sviluppo rurale: Shaurli, attivate gran parte delle risorse

Udine, 25 novembre - "Ad oggi risultano attivate gran parte delle risorse del Programma di sviluppo rurale: complessivamente circa il 60%, corrispondenti ad un importo pari a oltre 170 milioni di euro. Parallelamente sono importanti gli impegni risultanti dalle graduatorie già approvate: in tutto circa il 43%, per un importo che si aggira intorno ai 120 milioni".

Lo sottolinea l'assessore regionale alle Risorse agricole, Cristiano Shaurli, rispondendo alle osservazioni del consigliere regionale Riccardo Riccardi, che aveva parlato di una Regione che sin qui ha meno utilizzato i fondi per il Psr, e sostenendo che "i dati indicati dall'opposizione non solo sono strumentali, frutto di una lettura di comodo, ma anche poco attenti".

"Gli impegni si suddividono in oltre 66 milioni sulle misure strutturali e circa 52 sulle misure a superficie. A questi ultimi vanno aggiunte, per le Misure a superficie, ulteriori risorse stanziate dall'Amministrazione regionale pari a 36 milioni, per un totale di ben 88 milioni, che hanno permesso di finanziare tutte le istanze pervenute sia sull'agricoltura biologica che sui pagamenti agroclimatico-ambientali. "Ciò ha permesso a questa Regione, caso eccezionale in Italia, di non stilare graduatorie ma dare risposta a tutte le domande pervenute sulla crescita della sostenibilità ambientale in agricoltura", ha evidenziato l'assessore.

"Il dato relativo all'avanzamento del Programma può sembrare piuttosto basso se si guarda, per comodità, esclusivamente ai pagamenti e quindi ai saldi. Tuttavia - spiega - è necessario ricordare che la Regione Fvg ha compiuto una scelta virtuosa, di fatto azzerando i trascinamenti relativi alla passata programmazione, mentre per la grande maggioranza delle altre Regioni questa possibilità/necessità è quella che alza la percentuale odierna di pagamenti e, nel breve periodo, permette migliori performance finanziarie, ma fornisce risposte meno efficaci al territorio legate ad una programmazione di quasi 10 anni prima. Se invece si guardano anche altri dati e tabelle, il dato relativo al numero di bandi pubblicati ed aperti per la nuova programmazione proietta il Friuli Venezia Giulia ai primi posti a livello nazionale nei dati della stessa Rete Rurale". "Negli ultimi mesi - aggiunge - si è lavorato molto allo sblocco dei pagamenti, in particolare per le misure a superficie. Questo ha permesso un avanzamento di oltre 9 milioni solo da luglio. Inoltre la scorsa settimana sono arrivati decreti di pagamento da Agea per altri 3,5 milioni".

L'assessore ricorda inoltre che "si sono operate scelte finanziarie importanti sul Psr per permettere importanti scorrimenti delle graduatorie già approvate. Tale soluzione permetterà di dare risposte immediate ed efficaci alle richieste del territorio: infatti potremo finanziare circa il 50% delle domande presentate sul "pacchetto giovani" contro un 10% scarso previsto dalla dotazione iniziale".

Non solo. "Con ulteriori modifiche, condivise con Tavolo Verde e Comitato di Sorveglianza, si opererà una fortissima operazione di semplificazione del Psr che ci consentirà di scorrere sia le graduatorie delle domande individuali (anche qui avvicinandosi al 50% delle domande presentate) che quelle dell'approccio a filiera, portandoci per la fine dell'anno ad una percentuale di impegnato vicina all'80%, che rafforza la nostra scelta di aprire più bandi il prima possibile e ci fa dire sostanzialmente che le scelte strategiche e di investimento ed il grosso delle risorse saranno già a disposizione del territorio".

Shaurli ricorda, infine, "che non c'è solo il Psr e che questa Amministrazione regionale ha investito circa 11 milioni all'anno sul sistema irriguo regionale e oltre 200 milioni sul Fondo di rotazione in agricoltura (legge 80/1982). Risorse - fa notare - che non si vedevano da decenni su una misura poco burocratica e molto apprezzata dal comparto.

E conclude mettendo in evidenza "i risultati ottenuti attraverso l'unità della filiera agricola, dalla Doc Friuli alla Ribolla, all'aumento dell'export agroalimentare fino al tiramisù ed alla Pitina. Risultati che in passato nonostante tante parole e proclami non sono stati raggiunti nemmeno lontanamente". ARC/PPD/com