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25.10.2014 16:55

FORMAZIONE: UN "PRANZO GALEOTTO" PER L'ASSESSORE PANARITI

Trieste, 25 ott - "Pranzo galeotto", con i detenuti e preparato dai detenuti, per l'assessore regionale al Lavoro e alla Formazione del Friuli Venezia Giulia Loredana Panariti, in occasione di un visita al carcere di Tolmezzo dove ieri si è incontrata con il direttore, il magistrato di sorveglianza, il personale del servizio educativo e della polizia penitenziaria.

Erano presenti anche il Garante regionale dei Detenuti, lo scrittore Pino Roveredo, e il sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo. L'assessore Panariti ha potuto conoscere alcuni reclusi che partecipano ai corsi di formazione professionale promossi e finanziati dalla Regione con il Fondo Sociale Europeo (FSE), in attuazione dell'Accordo con il Ministero della Giustizia finalizzato a promuovere interventi per l'inclusione sociale e lavorativa dei carcerati.

L'assessore ha quindi visitato le aule dove si esercitano gli allievi del corso per aiuto cuoco e apprezzare alcuni piatti del menù "preparato e servito con grande impegno e professionalità dai reclusi stessi", ha osservato. "Questa formazione - ha aggiunto l'assessore Panariti - è prevalentemente finalizzata al lavoro all'interno del carcere ma è immediatamente spendibile qualora si creino le condizioni per le misure alternative o per attività lavorative esterne".

"Governare l'inserimento sociale, formativo e lavorativo delle persone soggette a provvedimenti dell'autorità giudiziaria restrittivi della libertà personale significa anche promuovere - ha aggiunto l'assessore Panariti - l'intervento integrato e socialmente responsabile di tutti gli attori economici: imprese, cooperative sociali".

"Più in generale la promozione dell'inclusione sociale e lavorativa delle persone svantaggiate - ha concluso l'assessore - costituisce uno dei principali obiettivi delle politiche promosse dall'Amministrazione regionale e l'occupazione ricopre un ruolo imprescindibile a supporto dell'inclusione sociale delle persone escluse o a rischio di esclusione dalla società. Occorre però anche rafforzare il campo di azione per contrastare fenomeni di discriminazione sociale e lavorativa".

ARC/Com/PF