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03.05.2018 18:56

Ambiente: buone pratiche per contrastare piante invasive

Udine, 3 mag - Sono 336 le specie di flora esotica presenti sul territorio regionale di cui 37 invasive; fra le buone pratiche per contenerne la diffusione, vi è una corretta gestione del territorio favorendo ad esempio forme di agricoltura di tipo estensivo con modelli di campo chiuso (siepi, alberature) o colture permanenti come i prati stabili e un'informazione puntuale ai cittadini per orientarli a scegliere piante autoctone o comunque specie esotiche non invasive.

E' quanto emerso, oggi nella sede della Regione a Udine, in occasione della presentazione pubblica dei risultati della ricerca sulle specie vegetali esotiche in Friuli Venezia Giulia, con particolare riferimento a quelle invasive. Lo studio è stato condotto nel 2017 dal museo Friulano di storia naturale di Udine con i servizi paesaggio e biodiversità della Regione e Fitosanitario dell'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (Ersa).

Per prevenire l'ingresso e gestire le specie vegetali estranee al territorio, come è stato illustrato da Anna Carpanelli della Regione Fvg e da Marco Valecic di Ersa che hanno presentato le linee guida e gli strumenti operativi per la prevenzione, eradicazione e contenimento, servono misure di tipo normativo, organizzativo con l'istituzione di un gruppo di lavoro interdirezionale che si occupi specificamente di flora invasiva esotica, e formativo con corsi mirati per i controlli sul territorio rivolti al personale regionale e agli operatori impiegati negli interventi pratici di lotta alle piante aliene.

Accanto a queste azioni è necessaria un'informazione ai cittadini per indirizzarli, ad esempio, all'uso di tipi di flora adatti per il verde privato suggerendo l'utilizzo di specie autoctone o alternative.

I lavori, introdotti da Pierpaolo Zanchetta del servizio Paesaggio e biodiversità della Regione e da Giuseppe Muscio, direttore del museo Friulano di storia naturale, hanno messo in evidenza la potenziale minaccia delle specie vegetali alloctone alla biodiversità, all'ecosistema e al benessere dell'uomo. Da qui la necessità di contrastarne la diffusione attraverso una gestione programmata e ottimizzata degli interventi e delle risorse disponibili oltre che l'importanza di definire uno specifico piano d'azione regionale.

In quest'ottica, la Regione ha stipulato un accordo di collaborazione con il museo Friulano di storia naturale che ha previsto l'aggiornamento della check-list delle specie vegetali esotiche sul territorio, l'analisi delle principali cause della loro diffusione e le linee guida per la futura gestione delle specie invasive per prevenire l'ingresso di nuove entità e limitare il più possibile la propagazione di quelle già presenti.

Oltre all'aggiornamento della check-list, sono stati elaborati 5 sotto elenchi contenenti la lista delle specie di rilevanza unionale, per le quali è obbligatorio l'intervento così come previsto dal regolamento dell'Ue 1143/2014 (8 specie in Fvg), di warning list (4 specie unionali presenti nei territori contermini al Fvg e non ancora diffuse in regione che vanno sorvegliate), le specie particolarmente pericolose per la salute (3 in regione, ovvero Ambrosia artemiisifolia, Senecio inaequidens e Heracleum mantegazzianum), una lista di sorvegliati speciali che hanno un potenziale rischio di aumento di invasività e pericolosità (74 specie non ancora invasive ma da monitorare) ed infine, la lista nera (37 specie invasive molto diffuse). ARC/LP/ppd