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04.12.2017 17:21

Istruzione: Panariti, Fvg apripista educazione diritti glocali

Padova, 4 dicembre - "Il Friuli Venezia Giulia, con le linee guida di educazione alla pace, si conferma precursore in Italia nei progetti didattici innovativi dedicati all'educazione ai diritti glocali".

È quanto ha affermato oggi a Padova l'assessore regionale a Formazione e Istruzione, Loredana Panariti, intervenendo, nell'aula magna dell'Università, all'apertura dell'anno dei Diritti Umani con il seminario di formazione ai diritti e alla cittadinanza attiva intitolato In spirito di Fratellanza.

Nella sua relazione, Panariti ha citato l'esperienza dei due programmi "La mia scuola per la pace. A scuola si insegna e si impara la pace" e "Dalla Grande Guerra alla Grande Pace" che hanno visto la Regione e il mondo scolastico regionale impegnati in prima linea "nel creare uno spazio che rinsaldi i rapporti di fiducia facendo del Friuli Venezia Giulia il primo laboratorio ad interrogarsi e ad attivarsi sulla necessità di allargare i diritti e renderli esigibili".

L'iniziativa patavina si colloca alla vigilia del 70. anniversario della Dichiarazione dei diritti umani e dell'entrata in vigore della Costituzione della Repubblica italiana (1948-2018), e richiama l'urgenza di mettere al centro dell'attenzione un maggior investimento didattico sui diritti umani e sulla pace.

Per questo l'iniziativa , voluta dal Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani, Centro diritti umani Antonio Papisca dell'Università di Padova, Comune di Padova, Miur, Scuola di alta formazione Eis-Lumsa, Rete nazionale delle scuole per la pace, Tavola della pace e Cipsi, ha visto la partecipazione anche del ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli.

"Con le linee guida per l'educazione alla pace e alla cittadinanza glocale realizzate nell'ambito di un'alleanza educativa che ha visto la collaborazione di diversi soggetti - ha ricordato Panariti - la Regione è stata precursore di una serie di iniziative che si inseriscono nel programma nazionale alla cittadinanza e che anche oggi, nel confronto con le altre esperienze nazionali, ci ha visto protagonisti ed esempio di buona pratica".

"D'altra parte - è stato il commento di Panariti - il Friuli Venezia Giulia non poteva non trarre un'esperienza didattica forte dalle memorie della Grande Guerra ancora vive nel vissuto di un territorio di confine complesso, segnato dalla convivenza di molti campi contrapposti e dal ricordo della profuganza vissuta sulla propria pelle da molte persone".

È da questo patrimonio storico e sociale che, secondo Panariti, è stato possibile "trarre una relazione diretta con le memorie quotidiane, con la difficoltà delle persone che oggi arrivano da noi come profughi, con la disabilità, con le discriminazioni e le disuguaglianze e farne un progetto didattico attivo che ha coinvolto molti docenti e scuole".

All'inaugurazione dell'Anno dei diritti umani hanno preso parte anche il coro Valussi degli studenti dell'Istituto comprensivo II di Udine e don Pierluigi Di Piazza, presidente del centro di accoglienza Ernesto Balducci di Zugliano. ARC/SSA/fc