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01.08.2014 18:39

ENERGIA: SERRACCHIANI, VERIFICHE SULL'ELETTRODOTTO WURMLACH-SOMPLAGO

Trieste, 01 ago - Pur non essendo ancora di fatto chiamata specificamente in causa dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), l'Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia segue con attenzione il procedimento autorizzativo per la realizzazione di un elettrodotto tra Wurmlach (in Austria) e Somplago (Udine); ha acquisito tutti gli atti e a partire dal prossimo mese di settembre prenderà contatto con tutti i Comuni interessati, per conoscere formalmente la loro posizione sull'opera.

Lo ha detto la presidente della Regione Debora Serracchiani che questo pomeriggio, assieme all'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito, ha ricevuto i vertici della società Alpe Adria Energia che ha promosso il progetto, e i rappresentanti delle imprese che assieme ad ENEL vi partecipano, quali Fantoni, Pittini e Burgo.

Erano presenti, tra gli altri, il presidente di Alpe Adria Energia Vincenzo Chiari, Andrea Pittini, Giovanni Fantoni, Luigi Piombi per la Burgo, e il capo progetto Fabrizio Scaramuzza. L'incontro è servito per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto, che le imprese proponenti considerano determinante per competere a livello internazionale, comportando un livellamento dei costi energetici, in Italia ancora molto elevati rispetto al resto d'Europa.

Come è stato sottolineato oggi, il progetto rientra tra le priorità indicate dall'Unione europea. Dal punto di vista procedurale, per quanto riguarda l'Italia, si è conclusa la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Ora può partire il procedimento di autorizzazione unica, per il quale il MiSE convocherà una Conferenza dei Servizi. Solo in quella fase sarà coinvolta ufficialmente la Regione. A seguire sarà richiesta l'intesa delle amministrazioni comunali, con le relative decisioni su eventuali compensazioni.

Da parte austriaca l'iter procedurale dovrebbe invece concludersi già a settembre. Fin dall'inizio è stata esclusa l'ipotesi di interramento per l'elettrodotto, in quanto giudicata non sicura in caso di guasti, oltre che non economica sotto il profilo realizzativo, dovendo comportare tra l'altro anche pesanti e invasivi sbancamenti.

"Pur non avendo ancora titolo ad esprimere un proprio parere, analogamente a quanto fatto per quanto riguarda l'elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia, la Regione - ha dunque dichiarato Serracchiani - intende conoscere al più presto le posizioni delle singole amministrazioni comunali, tenendo presente anche gli aspetti compensativi e di impatto visivo ed ambientale. La Regione farà la sua parte per accompagnare la procedura e, al momento opportuno, prendere le decisioni opportune".

ARC/PPD