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28.07.2014 19:00

SALUTE: TELESCA ILLUSTRA LA RIFORMA AL CAL, PRESTO IL VOTO

Udine, 28 lug - Discussione pacata e sostanziale approvazione del progetto complessivo di riassetto della sanità del Friuli Venezia Giulia. Questo l'esito della riunione del CAL-Consiglio delle Autonomie Locali di oggi che aveva all'ordine del giorno l'illustrazione dello schema di disegno di legge (ddl) sulla riforma, da parte dell'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca.

Il ddl, che è stato approvato in via preliminare dalla Giunta regionale il 18 luglio, attende ora il vaglio della III Commissione consiliare prima del voto del CAL, ma "già oggi la discussione è stata molto approfondita", ha avuto modo di osservare Telesca.

"Si tratta di una progetto ambizioso, foriero di un grande cambiamento, e che richiede condivisione con i territori e puntuale informazione ai cittadini", ha ribadito l'assessore che oggi ha risposto ai componenti del CAL su varie questioni e alcune perplessità , dopo aver illustrato punto per punto tutta la legge (52 articoli).

Un caposaldo ha tenuto a ribadire l'assessore: si tratta di una riforma che non è concepita per ridurre i costi in bilancio alla voce sanità, ma per utilizzare al meglio le risorse attualmente disponibili rispondendo a bisogni che sono radicalmente diversi rispetto a decenni fa. Qualche dato: nel 2030 saranno 366.225 le persone con più di 65 anni (28,5 per cento della popolazione totale) e 71.960 quelle con più di 85 anni (5,6 per cento). Ci saranno tre ultrasessantacinquenni ogni due persone sotto i vent'anni.

I calcoli elaborati dalla direzione centrale Salute dellla Regione stimano che oggi il 5 per cento della popolazione determina il 50 per cento dei costi totali. Di fronte a questa situazione, la "riforma è urgente e richiede la revisione della rete ospedaliera a vantaggio di una assistenza primaria territoriale più forte".

Quale il fabbisogno complessivo per attuare questa rivoluzione? "A pieno regime si tratterà di spostare 100 milioni di risorse dalla sanità ospedaliera a quella territoriale", risponde Telesca, spiegando però che si tratterà di un percorso graduale. La gradualità è la parola chiave anche per alcune scelte che dovranno essere ponderate, valutando monitoraggi di dati nei prossimi mesi. Così, alla domanda sulla chiusura dei punti nascita, l'assessore conferma per ora solo quello di Gorizia, e riserva alla valutazione dei dati le altre decisioni.

Sul nuovo ruolo affidato ai circa mille medici di medicina generale dalla riforma, Telesca commenta che si tratta "di una scommessa sulla quale la Regione punta perché nessuno come un medico di famiglia è in grado di essere punto di ascolto e di raccordo dei cittadini ma anche perché tutti questi professionisti sono pronti e disponibili a tornare ad un impegno di diagnosi e cura a patto di venire sollevati da incombenze burocratiche di cui hanno sofferto il peso in questi ultimi anni", ha spiegato Telesca.

ARC/EP