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03.11.2017 17:23

Grazia a Bearzi: Serracchiani, grati per decisione Mattarella

Udine, 3 novembre - "Al presidente Mattarella va riconosciuta una grande saggezza che lo ha guidato in una decisione per la quale esprimo gratitudine".

Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, commentando il provvedimento del Capo dello Stato, che ha condonato l'interdizione dai pubblici uffici al dirigente scolastico friulano Livio Bearzi. L'interdizione era stata applicata a seguito della condanna per il crollo del Convitto scolastico de L'Aquila, in cui morirono alcuni studenti durante il terremoto del 2009.

"Le molte voci che si sono levate dalla società civile e dalle stesse istituzioni in direzione del presidente della Repubblica avevano come scopo quello di porre rimedio a una situazione di oggettiva ingiustizia in cui si era trovato Bearzi, unico a dover rispondere di una tragedia contro la quale nulla aveva potuto opporre. Ringraziamo la capacità di ascolto e di equilibrato giudizio di Mattarella", ha aggiunto Serracchiani.

La presidente della Regione, che a dicembre del 2015 aveva scritto al Capo dello Stato chiedendo proprio l'annullamento della pena e dell'interdizione dai pubblici uffici, ha anche ricordato che "rimane aperta la questione di una normativa come il testo unico 81/2008 che, mentre obbliga dirigenti scolastici e responsabili della sicurezza a segnalare rischi e pericolosità degli edifici, poi non li mette nelle condizioni di poter agire per risolvere deficit strutturali, impiantistici ed ambientali. Auspico che la grazia a Bearzi accenda nuovamente l'attenzione su questa contraddizione e - ha concluso - sia sprone al legislatore per emendare opportunamente la normativa". ARC/COM/ep/fc