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21.11.2015 19:51

50 ANNI CASA ZANUSSI: SERRACCHIANI, CULTURA ARMA CHE FA VINCERE

Pordenone, 21 nov - "La domanda che mi fanno e che ci stiamo facendo in tanti è se dopo Parigi siamo in guerra. Non lo so se tecnicamente lo siamo, forse sì, però sono certa che, se lo siamo, questa guerra si vince non con le armi ma con uomini come questi".

Lo ha detto, rivolta a monsignor Luciano Padovese, grande animatore di Casa Zanussi, la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani prendendo la parola nell'Auditorium stracolmo di quella che è nota come la Casa dello Studente di Pordenone nella ricorrenza dei cinquant'anni di attività.

Il traguardo di mezzo secolo del polmone culturale della città è stato ripercorso in un libro dello stesso monsignor Padovese e del vicedirettore del Messaggero Veneto Giuseppe Ragogna, con l'apporto di altri contributi. Il volume, presentato per l'occasione, s'intitola Storia di persone e storia di idee. 50 anni di Casa Zanussi a Pordenone, pubblicato da Edizioni Concordia 7.

Per la Regione, insieme a Serracchiani erano presenti all'evento il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, pordenonese, fortemente legato alla Casa dello Studente per la sua storia personale, e l'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti.

Soffermandosi sul dibattito intorno alla condizione attuale del capoluogo della Destra Tagliamento, la presidente della Regione ha detto di essere convinta che "non ci sia decadenza; c'è semplicemente una città che ancora una volta, delle tante in cui le è capitato, sta cambiando pelle". La domanda chiama in causa le persone e ad essa, così Serracchiani, "bisogna rispondere accettando la sfida del cambiamento che è, prima di tutto, culturale".

L'incontro, introdotto dal presidente di Casa Zanussi Gianfranco Favero, ha visto le testimonianze di monsignor Padovese e di Ragogna, che ha tratteggiato i profili di alcune figure chiave, a partire dal grande industriale Lino Zanussi, la cui famiglia era presente in sala, uomo capace di visione profetica e di sognare un territorio che doveva unire allo sviluppo industriale una crescita culturale.

Zanussi ebbe a fianco un altro grande capitano d'industria, Luciano Savio, e il vescovo di allora Vittorio De Zanche. L'attuale presule di Concordia-Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini ha evidenziato, nel suo indirizzo di saluto, come la Casa dello Studente, una "casa aperta" capace di accogliere e di seminare il confronto, sia stata figlia della nuova fase aperta dal Concilio Vaticano II.

Nella serata speciale di Casa Zanussi hanno preso la parola anche il sindaco e presidente della Provincia di Pordenone Claudio Pedrotti e il presidente della Fondazione CRUP Lionello D'Agostini.

ARC/PPH