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24.09.2017 17:59

Turismo: Santoro, più orgoglio del territorio per promozione Fvg

Budoia (Pn), 24 settembre - "I cittadini di un territorio devono essere i primi sostenitori e divulgatori delle potenzialità turistiche delle zone in cui vivono. Senza questo fondamentale apporto diventa difficile far decollare qualsiasi progetto di promozione turistica".

Ne è convinta l'assessore regionale alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro, che oggi ha partecipato, anche in veste di presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, alla giornata conclusiva del Biophotofestival svoltosi a Budoia. All'incontro erano presenti anche il sindaco Roberto De Marchi, l'organizzatore dell'evento Daniele Marson, il direttore generale di PromoturismoFvg Marco Tullio Petrangelo e il presidente del Gal Montagna leader Gino Martinuzzo.

Nell'ambito dell'incontro dal titolo "Comunità e turismo, un patto per la salvaguardia e valorizzazione di un paesaggio", Santoro ha voluto sottolineare l'importanza di alcuni elementi non replicabili presenti in un territorio quale elemento per attrarre i visitatori. Nel fare un esempio ha ricordato che "nell'area delle Dolomiti Unesco - ha detto l'assessore regionale - il Campanile della val Montanaia rappresenta il simbolo della tradizione alpinistica che si è sviluppata in questa zona della nostra regione. Quest'area naturalistica del Friuli Venezia Giulia ha contribuito in modo determinante a far si che le Dolomiti entrassero a far parte del patrimonio Unesco". Per l'assessore Santoro diventa quindi importante, attraverso il coinvolgimento e la riscoperta dell'orgoglio di appartenere a questa area del Friuli Venezia Giulia, dare il giusto valore ad un territorio ricco di storia e di bellezze naturalistiche di inestimabile valore. "La Regione - ha aggiunto - può dare una spinta per sostenere l'aspetto promozionale: ma ogni progetto deve essere condiviso proprio con chi quei territori li vive, altrimenti - se calati dall'alto - rischiano di non avere successo".

Il direttore generale di TurismoFvg Marco Tullio Petrangelo ha illustrato alcuni dati relativi agli arrivi e presenze nell'area della pedemontana pordenonese evidenziando come il trend turistico in questa zona sia in leggera crescita. Quindi ha messo in luce alcuni punti di forza dell'area, tra cui il percorso cicloturistico che passa proprio per Budoia nonché l'imminente attivazione della Sacile Gemona, entrambe appartenenti al settore del turismo slow ed ecocompatibile molto richiesto dal mercato.

Infine, il presidente del Gal Montagna leader Gino Martinuzzo si è soffermato su uno dei prossimi progetti che l'associazione sta completando in collaborazione con la Regione Fvg e Veneto. Si tratta del percorso "Il camino di S. Cristoforo" che collegherà tutte le pievi presenti tra il Veneto orientale e l'alto Friuli. Lungo il tracciato, che si snoda su viabilità esistente per 450 chilometri, vengono collegate tra di loro 313 chiese e pievi di origine medievale e rinascimentale, di cui 107 nel solo pordenonese. Il progetto, che si avvarrà anche della linea ferroviaria Sacile Gemona quali punti di partenza per il visitatore, dovrebbe decollare a partire dal 2018. ARC/AL