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22.09.2017 18:34

Giovani: Panariti, ascoltarli per vincere sfida educativa

Zugliano (Ud), 22 settembre - "La Regione favorisce le occasioni per coinvolgere ed ascoltare i giovani, un impegno volto a superare l'opinionismo ed orientato a comprendere e risolvere i problemi, nonché a fornire un orizzonte di valori per vincere la sfida educativa perché l'idea di scuola è un'idea di società". Lo ha indicato l'assessore all'Istruzione del Friuli Venezia Giulia, Loredana Panariti, partecipando alla terza giornata del convegno "Ernesto Balducci, profeta e maestro dell'uomo planetario" che celebra i 25 anni di attività del centro di Zugliano e il primo quarto di secolo dalla scomparsa di padre Balducci.

L'incontro odierno, "Crescere nell'età planetaria: la sfida educativa", inserito nella quattro giorni e coordinato da Flavio Lotti, direttore del coordinamento nazionale Enti locali per la pace e i diritti umani, è stato dedicato agli insegnanti e agli studenti e ha visto la partecipazione del presidente di Medici senza frontiere Italia, Loris De Filippi, Emily Nabakooza, direttrice del dipartimento di Formazione al Centro John Paul II di Kampala (Uganda), Elisabetta Mughini, coordinatrice dell'Ufficio comunicazione dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'Autonomia scolastica di Firenze, e José Luis Corzo Toral, docente di pedagogia a Madrid.

"I temi che affronta la sfida educativa in una società complessa come la nostra - ha specificato Panariti - riguardano l'equità, la cooperazione, la pari dignità, il diritto allo studio, lo sviluppo delle proprie potenzialità e del sapere, inteso come strumento di libertà prima ancora di essere un elemento per l'occupabilità". "Temi importanti, sui quali una comunità di insegnanti già lavora e questo è molto positivo", ha rimarcato Panariti. "La Regione - ha aggiunto l'assessore, ricordando le linee guida per l'educazione alla pace e alla cittadinanza glocale realizzate nell'ambito di un'alleanza educativa che ha visto la collaborazione di diversi soggetti - è accanto al mondo della scuola con l'obiettivo di preparare i ragazzi ad essere cittadini attivi e consapevoli in una società contemporanea e, in quest'ottica, accompagna le scuole in un percorso sulle pratiche educative".

Accanto al programma quadriennale "La mia scuola per la pace. A scuola si insegna e si impara la pace" dal quale sono nate le linee guida, Panariti ha ricordato alcuni altri progetti portati vanti dalla Regione. Fra questi, "giovani e pregiudizi", ricerca relativa alle opinioni dei giovani iscritti alle associazioni nei confronti delle persone straniere presenti nel territorio regionale. "Il progetto è in fase di chiusura - ha informato l'assessore - e dai dati rilevati su un campione di 195 giovani si evidenzia in modo significativo che far parte di un'associazione è un fattore predittivo di un atteggiamento propositivo nei confronti delle persone straniere". Panariti ha citato anche il Progetto Cybus sul cyber-bullismo, d'intesa con l'Ufficio scolastico regionale e l'Università di Trieste attraverso il quale fotografare la presenza e la tipologia del fenomeno nei ragazzi e nelle ragazze dai 15 ai 18 anni e comprendere le modalità con cui il gruppo dei pari esercita un'influenza sui comportamenti aggressivi e discriminatori. L'esponente della Giunta ha ricordato, infine, il progetto Free to choose per superare in modo innovativo gli stereotipi di genere che ancora condizionano le scelte di ragazze e ragazzi nella costruzione del proprio percorso formativo e lavorativo. "Lo scopo di Free to Choose - ha indicato Panariti - è rendere consapevoli giovani e adulti di quanto gli stereotipi di genere possano influenzare e limitare le scelte e le opportunità formative e professionali".

"L'obiettivo - ha concluso Panariti - è rafforzare il lavoro fatto e dare stabilità e continuità ai progetti che abbiamo condiviso". ARC/LP/fc