Udine, 23 feb - "La Regione Friuli Venezia Giulia intende porre i cittadini al centro dell'azione delle Aziende Territoriali per l'Edilizia Residenziale (ATER), esplicitandone il ruolo sociale che in questo periodo di crisi si rende ancor più necessario, per assicurare parità di trattamento a tutti i cittadini che fruiscono dell'edilizia residenziale sovvenzionata, o possiedono i requisiti per accedervi".
Lo ha affermato l'assessore regionale alla Pianificazione territoriale e ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro che ha presentato a Udine, nel palazzo dell'Amministrazione regionale, il Piano di convergenza del sistema regionale delle ATER. Il Piano si fonda sulla legge regionale numero 20 del 2013 e mira ad assicurare pari possibilità e opportunità per l'accesso all'edilizia sovvenzionata a tutti gli aventi diritto della regione.
Come ha spiegato Santoro alla Commissione regionale per le Politiche socio-abitative, allargata ai Comuni capoluogo, il Piano prevede l'omogeneizzazione e l'uniformità organizzativa e di trattamento degli utenti e dei potenziali fruitori dell'edilizia residenziale.
"Obiettivi - ha aggiunto l'assessore - che dovranno essere declinati con il massimo della coerenza tenendo conto delle diverse caratterizzazioni territoriali della realtà dell'edilizia sovvenzionata sul territorio regionale". Come ha soggiunto Santoro, "fattori storici, condizioni orografiche e demografiche, nonché socio-economiche, hanno infatti determinato situazioni diverse nella programmazione e nella realizzazione delle Politiche della casa pubblica in locazione a canone sociale".
Ad esempio, sul totale delle abitazioni in affitto occupate dai residenti la percentuale delle abitazioni gestite dalle ATER è pari:
nel Triestino al 55 per cento;
nel Goriziano al 46 per cento;
nell'Udinese e nell'Alto Friuli al 25 per cento;
nel Pordenonese al 19 per cento.
Rispetto al totale della popolazione residente, la percentuale degli occupanti degli alloggi gestiti dalle ATER:
nel Triestino è del 9 per cento;
nel Goriziano quasi del 6 per cento;
nell'Udinese e nell'Alto Friuli poco più del 3 per cento;
nel Pordenonese quasi del 2,5 per cento.
Negli ultimi anni è crescente la domanda di accesso alla casa popolare da parte degli aventi diritto:
nel Triestino è pari a 4.500 posizioni, cioè al 4 per cento delle famiglie residenti;
nel Goriziano e nel Pordenonese è rispettivamente di 1.200 e 2.400 posizioni (pari in entrambi i casi all'1,8 per cento delle famiglie residenti);
nell'Udinese e nell'Alto Friuli è di 2.600 posizioni, pari all'1,1 per cento delle famiglie residenti.
"È necessario - ha concluso Santoro - rivedere i meccanismi d'azione interni e verso l'esterno del finanziamento del sistema regionale delle ATER".
ARC/CM
