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20.01.2018 14:09

Terzo settore: riforma è occasione di rinnovamento e formazione

Udine, 20 gennaio - Un'occasione per formarsi, ripensarsi e rinnovarsi in funzione del futuro del Terzo settore, della collettività e del sistema di solidarietà e protezione sociale. E' questo il messaggio emerso dall'odierna giornata di studio, nella sede della Regione a Udine, su 'Terzo settore: un cammino da percorrere insieme. Seminario informativo per le associazioni, le cooperative sociali, le fondazioni e tutti gli enti del Terzo settore interessati dalla nuova normativa'.

La recente riforma, a cui mancano 35 decreti attuativi per definirne completamente gli aspetti legislativi, fa emergere, secondo Franco Bagnarol, portavoce del Forum del Terzo settore del Fvg, la necessità di lavorare insieme per il bene comune.

Indispensabile, quindi, trovare nuove modalità di collaborazione in un'ottica di co-programmazione e co-progettazione applicando il principio costituzionale di sussidiarietà.

Il portavoce ha evidenziato, inoltre, la necessità di potenziare un importante strumento avviato dalla Regione nel 2015 e prima esperienza nazionale, ovvero il Tavolo permanente sulle politiche afferenti il Terzo settore di cui fanno parte 22 organismi.

A livello organizzativo e per evitare frammentazioni, Bagnarol ha proposto un unico assessorato regionale competente in materia. Su questo tema in particolare, la Regione ha rimarcato la trasversalità del Terzo settore a tanti referati ed in quest'ottica il Tavolo permanente, che già rappresenta uno strumento interassessorile di raccordo, confronto e collaborazione, potrà essere rafforzato nel coordinamento.

Secondo la Regione, va replicato, in Friuli Venezia Giulia, lo sforzo nazionale che ha dato una disciplina organica di riferimento al settore, tenendo però conto delle specificità del territorio, in un'ottica di riadattamento piuttosto che di stravolgimento.

Alla prima parte della mattinata, dedicata alla presentazione della riforma che ha visto, fra gli altri, l'intervento di Emanuele Rossi pro-rettore della Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant'Anna, è seguita l'illustrazione del percorso che vedrà impegnati enti, associazioni e istituzioni, nei prossimi due anni, nel recepire i nuovi provvedimenti e per il quale la Regione garantirà l'affiancamento, come ha sostenuto Roberta Sartor, direttore del servizio volontariato e lingue minoritarie della Regione Friuli Venezia Giulia.

Questo cammino da fare insieme, volto a comprendere le novità per costruire il nuovo sistema di solidarietà, per Marco Iob presidente del Centro servizi volontariato del Fvg (Csv), dovrà essere inclusivo delle piccole organizzazioni di volontariato, diffuso sul territorio e frutto di riflessioni per un'evoluzione dei servizi.

Un seminario significativo e con un'ampia partecipazione per Paolo Felice, portavoce del Forum del Terzo settore del Fvg, che ha evidenziato, in conclusione, come la riforma, pur con alcune criticità, definisca da un lato un riconoscimento giuridico degli enti e dall'altro le modalità di dialogo fra i protagonisti del Terzo settore e la Pubblica amministrazione. Per la prima volta, ha sottolineato, si parla non solo di co-progettazione ma di co-programmazione, vale a dire una collaborazione fra pubblico e privato sociale nella definizione di quali sono i bisogni dei territori da cui declinare, poi, le politiche di welfare. ARC/LP/ep