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21.07.2020 17:51

Coronavirus: Fvg ringrazia personale Asugi per straordinario lavoro



Trieste, 21 lug - Uno straordinario lavoro di tutto il personale dell'Asugi che ha comportato un salto di qualità per l'intero sistema sanitario aziendale e regionale.

È questa l'eredità lasciata dall'esperienza della pandemia così come è stata raccontata oggi a Trieste dalla Direzione aziendale nel corso di un evento che si è svolto all'ospedale di Cattinara in collegamento anche con i presìdi ospedalieri del Maggiore, di Gorizia e di Monfalcone e al quale ha preso parte il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia.

In questo contesto è giunto il sentito ringraziamento dell'Amministrazione regionale per il lavoro che è stato fatto e ancora si sta facendo dall'inizio della pandemia. Da questa esperienza è stata tratta una lezione importante, è stato detto, di cui si deve fare tesoro per mutare l'approccio ad alcuni temi gestionali quali la selezione degli investimenti, il rafforzamento del sistema territoriale, gli investimenti sulle risorse umane. In ogni caso la Regione riconosce che è stato fatto un salto di qualità grazie all'impegno generoso di tutti e alla capacità del personale di rendersi flessibile. Una storia che va raccontata e che testimonia, ancora una volta, la forza del Friuli Venezia Giulia nel dimostrarsi generoso e solidale anche nei confronti delle altre regioni che stavano affrontando la medesima emergenza.

Il vicegovernatore ha evidenziato alcuni dei temi ad oggi prioritari. Nell'immediato, la necessità di arginare i casi di contagio da importazione, in aumento negli ultimi giorni. Un fenomeno che impone a tutto il Paese di attrezzarsi rispetto ai controlli sui flussi irregolari e regolari dall'estero, sulla sorveglianza dei casi, sui tamponi e sulle quarantene. Guardando al futuro, la Regione intende fare scelte coraggiose rispetto alla gestione delle case di riposo e delle strutture residenziali per anziani, guardando alle singole esperienze con capacità critica utile al sistema. Infine è stato espresso l'auspicio di un esito positivo del confronto aperto con i sindacati per il riconoscimento economico dovuto ai professionisti della sanità che hanno rischiato la vita.

Quanto all'emergenza, nel territorio dell'Asugi sono stati registrati 1519 casi di Covid: 206 a Gorizia e 1313 a Trieste su un totale in Regione di 3335 (dato rilevato al 13 luglio 2020). Il territorio aziendale ha contato 203 decessi tra i malati di Coronavirus. Nei reparti Covid sono stati ricoverati complessivamente 567 pazienti, alcuni dei quali provenienti da altre Regioni (355 nel presidio ospedaliero universitario di Trieste, 27 a Gorizia-Monfalcone, 103 al Policlinico triestino e 82 nella Casa di cura Sanatorio triestino). Il monitoraggio è stato garantito da 389 squadre per il prelievo dei tamponi (nelle residenze per anziani, presso il Dipartimento di prevenzione o a domicilio).

Nella prima fase dell'emergenza è stata necessaria la riassegnazione del personale infermieristico, della riabilitazione e di supporto, con 203 unità trasferite verso i reparti Covid e alle attività Covid correlate (Dipartimento di prevenzione, Medicina del lavoro, Gestione ambiente). Il dipartimento di Prevenzione ha potenziato il proprio personale per tutto il periodo dell'emergenza, sul quale hanno gravitato in tutte le fasi della pandemia circa 110 professionisti. In particolare, a seguito del lockdown sono state distaccate da altri reparti al dipartimento di Prevenzione di Trieste numerose risorse, tra cui tre assistenti sanitari, 10 infermieri, 5 fisioterapiste, un logopedista, 8 medici strutturati e diversi studenti specializzandi (2 igiene, 11 stomatologia e odontoiatria, 5 radiologia, 4 medicina dello sport, 3 medicina legale, 1 psichiatria, 2 ginecologia).

Da più voci è giunta la conferma di un'eredità umana e professionale altissima derivata dall'emergenza, segnata in particolare dalla disponibilità illimitata del personale nei confronti delle mutate esigenze di presidio e servizio. Le prestazioni in orario aggiuntivo sono state pari a 28mila ore di lavoro. Il personale Asugi ha inoltre dato un grande apporto professionale alle case di riposo del territorio. Sono stati 237 gli operatori di case di riposo risultati positivi, ora tutti guariti. Sei medici e 32 infermieri e Oss dei distretti o dell'azienda sono intervenuti massicciamente in 20 strutture a sostituzione del personale interno ammalato e assente; sono state erogate circa 5800 ore di assistenza sanitaria nelle strutture residenziali.

L'azienda ha inoltre garantito, in particolare alle strutture con ospiti Covid positivi, la fornitura completa di dispositivi di protezione individuale a tutto il personale delle residenze. Dal 14 giugno sono ripresi gli accoglimenti, gli ingressi e le visite dei familiari nelle residenze per anziani. ARC/SSA/al