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28.05.2019 18:36

Maltempo: Scoccimarro, avviate opere e tavoli per lago di Barcis

Trieste, 28 mag - "La Regione ha posto da subito massima attenzione al problema dell'interramento del lago di Barcis avviando, già qualche giorno prima della tempesta Vaia di fine ottobre, un tavolo interdirezionale per affrontare l'emergenza idrogeologica del bacino della Valcellina". Lo ha affermato l'assessore regionale all'Ambiente, Fabio Scoccimarro, rispondendo oggi in Aula ad una mozione trasversale delle forze di maggioranza relativa alla ridotta capacità dell'invaso del Lago di Barcis e alle possibili soluzioni da adottare. "La giunta si è attivata due giorni prima dell'ondata di maltempo per costituire il gruppo di lavoro che si sta occupando della criticità causata dall'interramento del lago di Barcis", ha precisato l'assessore aggiungendo che "ci sono già stati incontri con i sindaci di Barcis e Montereale Valcellina, con tutti i sindaci della vallata e i tecnici di FvgStrade nonché con il Consorzio di bonifica e con il concessionario Edipower, anche in relazione alla realizzazione del nuovo ponte in destra lago e del nuovo scolmatore di piena". I primi interventi urgenti sono stati inseriti nel piano della Protezione civile finanziato dal Dipartimento nazionale e prevedono opere per un totale di 3,9 milioni di euro che comprendono lo sghiaiamento del Cellina dalla confluenza con il Pentina verso monte sino oltre la congiunzione del torrente Varma, la sistemazione del tratto del torrente Cimoliana dall'abitato di Cimolais alla confluenza con il Cellina, la sistemazione delle difese spondali del ponte di Cimolais ed il rispristino delle erosioni del Cellina nel tratto compreso fra Mezzocanale ed Arcola. "Tramite il Commissario per l'emergenza maltempo abbiamo inoltre chiesto allo Stato ulteriori 8 milioni di euro per il trasporto dei materiali solidi a valle" ha riferito ancora l'assessore precisando che i tavoli tecnici si stanno confrontando su diverse ipotesi di intervento a breve, medio e lungo periodo, rispetto alle quali le valutazioni sulle modalità di intervento richiederanno anche il coinvolgimento del concessionario Edipower.

Gli interventi sono compresi in un arco temporale che va dai 12 mesi ai due anni, fino ad un piano straordinario di lungo termine (10 - 15 anni) per lo sghiaiamento di 200mila metri cubi l'anno. "È nostra intenzione non fermarci alla sola emergenza ma trovare una risoluzione continuativa e definitiva che tenga in considerazione le esigenze di tutti i soggetti interessati rispetto alle varie destinazioni d'uso del lago, che vanno dai fini energetici a quelli turistico - ambientali". ARC/SSA/ppd