Salute: in autunno bando per acquisto impianto terapia protonica Cro
Pordenone, 8 apr - La Regione terrà alta l'attenzione affinchè
vengano rispettati i tempi per garantire che la nuova
apparecchiatura possa entrare in funzione per fornire un
servizio, frutto di una scelta forte, che arricchirà l'intero
Friuli Venezia Giulia.
È questo l'intendimento che l'amministrazione regionale porterà
avanti in modo che l'impianto per la terapia protonica di cui
verrà dotato il Centro di riferimento oncologico di Aviano possa
essere consegnato ed entrare in funzione nei tempi previsti. E'
quanto emerso nel corso di un incontro organizzato dalla Libera
Camera di commercio di Pordenone per fare il punto della
situazione sul tema.
A delineare la tempistica delle scadenze è stato il provveditore
dell'Istituto di ricerca e cura del pordenonese, il quale ha
ricordato che al momento è al lavoro un team composto da
personale medico e amministrativo per la stesura del capitolato
con il quale poi bandire la gara. Entro Pasqua verrà stilata una
sorta di prima bozza che verrà portata all'attenzione del
direttore generale. Successivamente a giugno è prevista una
preliminare consultazione di mercato per ricavare alcune
ulteriori specifiche tecniche da inserire nel capitolato. Il
bando vero e proprio per l'acquisto dell'apparecchiatura dovrebbe
essere pubblicato entro l'autunno di quest'anno mentre
l'aggiudicazione potrebbe essere completata entro la primavera
del 2020. Da li in poi saranno necessari circa 24 mesi affinchè
l'apparecchiatura possa essere consegnata al Cro.
La Regione nel corso dell'incontro ha ricordato come - rispetto
ad una simile serata tenutasi alcuni mesi fa sempre a Pordenone -
le cose siano cambiate perché da allora ad oggi c'è stato il
tempo necessario per definire alcuni aspetti della partita che in
un primo momento non erano ancora ben chiari e delineati. In
particolare ci si è dovuti concentrare sull'analisi delle fonti
di finanziamento per l'acquisto dell'impianto dedicato alla
terapia protonica, del valore di circa 35 milioni di euro, nonché
sul progetto finanziario che avrebbe garantito la fattibilità
dell'operazione. Cose che, fino ad alcuni mesi fa, non erano
ancora state definite con certezza.
La Regione ha evidenziato poi che la scelta di operare in questo
senso a favore del Cro è legata innanzitutto alla volontà di
garantire un servizio sempre migliore ai cittadini del Friuli
Venezia Giulia, che potrà interessare anche quanti vivono nel
resto d'Italia e fuori dal confine nazionale. Inoltre una visione
di lungo periodo che vede la presenza di questo macchinario
all'interno della struttura avianese potrà rappresentare un
ulteriore elemento di attrattività per i professionisti del
settore, con ricadute positive sull'intero sistema sanitario
regionale.
Per dare credibilità alle scelte compiute, la Regione ha quindi
assicurato che vigilerà con attenzione affinchè i tempi dettati
dal procedimento amministrativo vengano rispettati. Ciò al fine
di dare certezza ad una decisione "forte" compiuta dalla Giunta e
dal Consiglio, che premia anche l'oculatezza nella spesa
dimostrata nel tempo dalla sanità della Destra Tagliamento.
ARC/PPD/com
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