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08.07.2019 13:52

Salute: Riccardi, attenzione Regione a problemi pazienti stomizzati

Udine, 8 lug - Le problematiche riguardanti gli interventi a favore delle persone stomizzate e incontinenti che si rivolgono alle strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia e la possibilità di migliorare le loro condizioni nella fase post operatoria sono stati alcuni dei temi affrontati oggi nel corso di un incontro svoltosi a Udine. Oltre al vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, alla riunione erano presenti anche il presidente nazionale della Federazione delle Associazioni stomizzati e incontinenti, Pier Raffaele Spena, presidente e vicepresidente regionali del sodalizio, Marco Cimenti e Graziano Nadali, nonché il presidente regionale dell'associazione Amici Onlus, Raffaele Campanella.

Il vertice è servito per fare il punto della situazione in questo specifico ambito, all'interno di un percorso di riorganizzazione del sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia sul quale la Regione sta lavorando per rendere più efficiente il servizio.

Tra gli argomenti che sono stati posti all'attenzione di Riccardi, figura anche la necessità di far gravitare gli interventi a favore degli stomatizzati nella struttura operativa della chirurgia generale e non della gastroenterologia. A ciò si è aggiunta la necessità di allungare il tempo che le aziende dedicano all'ascolto delle problematiche riscontrate da chi è affetto da questa particolare patologia, al fine di analizzare con maggior dettaglio le reali esigenze delle persone. Su tutti questi argomenti il vicegovernatore ha assicurato che ci sarà la massima attenzione della Regione.

Secondo Riccardi, l'incontro di quest'oggi si inserisce nel piano di riorganizzazione che si sta mettendo in atto per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie in Friuli Venezia Giulia ma soprattutto per garantire una migliore qualità della vita delle persone nella fase post operatoria.

"Uno dei focus su cui ci stiamo concentrando - ha detto il vicegovernatore - è quello successivo agli interventi chirurgici, quando i pazienti vengono dimessi dagli ospedali e devono ritornare alla loro quotidianità. Questa è la vera sfida che dobbiamo affrontare; se da un lato, grazie anche alle tecnologie e ai nuovi studi è stata migliorata la fase operatoria, molto lavoro va fatto quando le persone rientrano a casa. Le associazioni stanno svolgendo un compito importante e il pubblico deve rafforzare questo ambito di intervento per migliorare la qualità di vita delle persone". ARC/AL/fc