Udine, 26 nov - Il Friuli Venezia Giulia è stata una delle prime Regioni in Italia ad introdurre il sistema delle PPL, acronimo che sta per Piccole Produzioni Locali, aziende agricole che commercializzano i propri prodotti trasformati sul territorio e per le quali si è cercato di garantire un approccio semplificato al "pacchetto igiene" previsto dalle norme comunitarie sull'agroalimentare.
Il meccanismo sviluppato e implementato dalla Regione prevede l'applicazione di un criterio di proporzionalità, ovvero la possibilità, fatta salva la sicurezza dei prodotti, di ridurre oneri burocratici per queste piccole realtà che si limitano di fatto "al chilometro zero". Sabato 29 novembre, alle 10.00 nella Sala polifunzionale del Municipio di Artegna, una Tavola rotonda con tema "PPL, un'opportunità di sviluppo per il territorio" analizzerà questa esperienza e traccerà gli obiettivi futuri fissati dall'Amministrazione regionale per questo settore.
Un settore che sta prendendo sempre più corpo, poiché aziende e consumatori riconoscono nel suo sviluppo elementi di interesse sia economico che culturale: il consolidamento di un reddito complementare, la valorizzazione dei prodotti della terra, la sicurezza della provenienza delle materie prime e la possibilità di guardare in faccia chi le ha coltivate e le ha trasformate. PPL è, del resto, anche culturalmente un modo diverso di intendere l'agricoltura: non più 'sfruttatrice del suolo', ma garante di un territorio i cui frutti vengono equamente condivisi con la comunità locale.
Sono previsti interventi di tecnici come Sandro Sillani, economista dell'Università di Udine (Aspetti economici e sostenibilità delle PPL); Luca Buffon, veterinario dell'Unità Locale Socio-Sanitaria (ULSS) n. 8 di Asolo (L'esperienza delle PPL di suini in Veneto); Antonio Frezza, veterinario dell'Azienda per i Servizi Sanitari (ASS) n. 3 "Alto Friuli" (L'esperienza delle PPL delle Malghe in Friuli); Marta Dal Cin, veterinario dell'Azienda per i Servizi Sanitari (ASS) n. 6 "Friuli Occidentale" (Sviluppo del fenomeno delle PPL in Friuli Venezia Giulia); Nadia Battello, dei Servizi sociali dell'Azienda per i Servizi Sanitari (ASS) n. 4 "Medio Friuli" (Il progetto "Fattorie Sociali"); Pierpaolo Rovere, dell'Agenzia di Sviluppo del Distretto Industriale (ASDI) "Parco Agroalimentare di San Daniele" (Gli strumenti a supporto delle PPL: dal CATA al RILTO). Concluderà i lavori Manlio Palei, direttore del servizio Sanità pubblica veterinaria della Regione.
ARC/EP
