Le malattie reumatiche sono patologie cronico-degenerative che comprendono malattie diverse fra di loro in termini di manifestazioni cliniche e sono aggravate da disabilità crescente e comorbidità cardiovascolare. Si suddividono in due principali gruppi: quelle legate a processi degenerativi o ad anomalie del metabolismo del tessuto osseo (principalmente artrosi e osteoporosi) e quelle connesse a un processo infiammatorio cronico determinato da anomalie del sistema immunitario (artriti infiammatorie e malattie autoimmuni sistemiche, quali soprattutto le connettiviti e le vasculiti sistemiche).

Si stima che solo in Italia ne soffrano oltre 5 milioni di persone e di queste circa 734.000 presentano le forme più disabilitanti e serie; con una preponderanza sino a nove volte maggiore nel sesso femminile rispetto a quello maschili, in regione la prevalenza stimata è di 120.000-240.000 casi di osteoartrosi ed osteoporosi e di 24.000 casi di malattie reumatiche di origine infiammatoria quali artriti e connettiviti e vasculiti.

Se non controllate farmacologicamente in maniera adeguata, le malattie reumatiche portano a progressiva disabilità e comparsa di patologie associate quali l’ictus cerebrale e l’infarto miocardico. L’evoluzione clinica e la progressiva perdita di autosufficienza comportano una inevitabile compromissione della qualità di vita e conseguentemente elevati costi sociali.

Con la DGR 302/2015 viene disciplinata l’organizzazione con la quale la Regione Friuli Venezia Giulia assicura, in maniera omogenea su tutto il territorio, il trattamento delle malattie reumatiche nelle diverse fasce di età, dall’approccio alla diagnosi, alla presa in carico clinico assistenziale e riabilitativa dei casi.
 

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