Contratto a tempo indeterminato
Il contratto di lavoro a tempo indeterminato viene considerato la forma comune di rapporto di
lavoro (c.d. "contratto dominante"). Infatti, quando inizi un lavoro alle dipendenze di un
altro soggetto il tuo rapporto nasce sempre in via generale a tempo indeterminato e senza scadenza.
Tutto questo, ovviamente, se tu e il tuo datore di lavoro non prevedete per iscritto una diversa
forma per il contratto (ad esempio stabilite un termine) oppure non inserite un
periodo
di prova (in questo caso dovrai superarlo prima di veder diventare il tuo rapporto definitivo).
Il desiderio di quasi tutti i lavoratori, soprattutto in un periodo di crisi economica, è
quello di ottenere un lavoro a tempo indeterminato: sicuro, stabile e tutelato molto attentamente
dalla legge. Se hai stipulato col tuo datore un contratto a tempo indeterminato significa che sei
un lavoratore subordinato con un rapporto stabile che gode di particolari tutele: la più importante
è che non potrai essere licenziato senza un valido motivo e hai il diritto, oltre che il dovere, di
poter svolgere l'attività per cui sei stato assunto.
Nella società odierna, in realtà, il posto fisso è diventato quasi un miraggio: se i tuoi
genitori difficilmente hanno cambiato lavoro durante tutta la loro vita, per i giovani di oggi la
situazione è ben diversa. Forse sarai costretto a fare tante e diverse esperienze prima di trovare
la tua stabilità, ma questo non è necessariamente un male: ti consentiranno di crescere dal punto
di vista professionale, di acquisire competenze e conoscere diversi ambienti di lavoro e umani.
Prendi questa possibile iniziale precarietà come un'opportunità!
Contratto a termine
Il contratto a termine è un vero e proprio contratto di lavoro subordinato, ma ha una
caratteristica particolare: la sua fine è già stabilita fin dall'inizio con la previsione di una
data alla quale il rapporto si scioglierà automaticamente, senza necessità di un vero e proprio
atto di licenziamento. Il lavoratore assunto con contratto a termine ha gli stessi diritti e doveri
degli altri colleghi assunti a tempo indeterminato: retribuzione, ferie, tutela contro gli
infortuni, diritti sindacali e maternità.
Le caratteristiche principali di questo tipo di contratto sono:
Se manca uno o più di questi elementi, il termine finale è nullo e il rapporto è considerato a
tempo indeterminato. Il contratto a termine (di durata massima pari a 36 mesi) può anche essere
prorogato per la durata massima di ulteriori 12 mesi, sempre per iscritto, per una sola volta nel
caso in cui continui a esistere la ragione iniziale: in tal caso, la stipula dovrà avvenire presso
la Direzione Territoriale del Lavoro competente per il territorio.
Il lavoratore che ha prestato attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi presso
la stessa azienda, matura un diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato
effettuate dal datore di lavoro entro i successivi dodici mesi dalla data di cessazione del
rapporto, in riferimento alle mansioni già espletate.