Vi sono alcune categorie di persone che, per la loro particolare condizione, hanno più
difficoltà a trovare lavoro: i giovani, i disabili, i lavoratori usciti dal mercato del lavoro da
lungo tempo, solo per citarne alcuni. Per incentivare le imprese ad assumere questi soggetti in
difficoltà, esistono agevolazioni che invogliano i datori di lavoro a scegliere proprio loro come
lavoratori da inserire nell'azienda. Saperlo è importante: è come portarsi dietro una dote!
Qualche esempio. Per quanto riguarda i giovani, mediante la loro assunzione tramite
contratti
di apprendistato, il datore di lavoro può godere di una notevole riduzione dei contributi
previdenziali e dei premi assicurativi, pur rimanendo garantita al giovane una tutela simile a
quella degli altri lavoratori. E per favorire la stabilizzazione dei rapporti, le agevolazioni sono
mantenute per un anno dopo la trasformazione del contratto a tempo indeterminato. Alcune novità
sono state introdotte anche dalla Legge di bilancio 2020.
Il Decreto Legge 28 giugno 2013, n. 76 ha istituito in via sperimentale un
incentivo (pari ad un terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per
18 mesi nel caso di assunzione, 12 nel caso di trasformazione) per i datori di lavoro che
assumano/trasformino con contratto di lavoro a tempo indeterminato giovani di età
compresa tra i 18 e i 29 anni che risultino privi di impiego regolarmente
retribuito da almeno 6 mesi o privi di un titolo di studio o vivano con una o più persone a
carico.
Ai sensi della legge 205/2017, come modificata dalla legge 160/2019, i datori di lavoro che
decidano di assumere con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (a tutele crescenti)
lavoratori di età non superiore a 35 anni, che non abbiano mai avuto pregressi rapporti lavoro a
tempo indeterminato, possono godere di importanti riduzioni dei contributi previdenziali.
L’Amministrazione regionale, al fine di sostenere l’assunzione con contratto di lavoro
subordinato a tempo determinato, anche parziale non inferiore al 70%, di durata non inferiore a
otto mesi dei residenti nel Friuli Venezia Giulia e precisamente donne e uomini disoccupati da
almeno 6 mesi consecutivi, di età non inferiore a 60 anni, eroga contributi a fondo perduto in
regime di de minimis che possono essere richiesti da datori di lavoro privati( imprese,
associazioni, fondazioni, professionisti, cooperative) aventi sede o unità locale nel territorio
della Regione Friuli Venezia Giulia.
In questa
sezione del portale regionale puoi consultare
i contributi previsti.
Informati! È utile anche a te saperlo, nel momento di proporti per un impiego!
Il Decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150 disciplina il riordino degli incentivi
all'occupazione.