La Strategia nazionale per le aree interne nella regione Friuli Venezia Giulia.

Di cosa si tratta

La Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) nata come iniziativa sperimentale con la programmazione 2014-2020, si propone il fine di rilanciare con il coinvolgimento attivo della comunità locale le aree soggette ai fenomeni di marginalizzazione, spopolamento e invecchiamento attraverso politiche territoriali elaborate sulle singole esigenze rilevate.
Gli interventi sono contraddistinti in due classi di azione:
- Progetti di sviluppo locale finanziati dai fondi comunitari (PR FESR, FSEplus e FEASR).
- Interventi di miglioramento dei servizi essenziali nei temi dell’istruzione, salute e mobilità finanziati da fondi nazionali attraverso le risorse stanziate dalla Legge di Stabilità.

La nuova programmazione 2021-2027 ripropone la costruzione di strategie territoriali in continuità con il ciclo di programmazione precedente. Le aree individuate dalla Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia nella mappa delle Aree Interne comprendono le tre già esistenti, due delle quali con parziali allargamenti e il riconoscimento di una quarta Area Interna denominata Valli del Torre e Natisone.

Ciascuna Regione ha infatti potuto proporre nuove aree mediante l’invio di un dossier di candidatura, in seguito esaminato dal Comitato Tecnico per le Aree Interne con il compito di valutare la rispondenza dei territori individuati dalla candidatura con i parametri e i requisiti richiesti. Ad esito della valutazione, la quarta Area e le riperimetrazioni sono risultate conformi ai criteri di coerenza dell’area con la mappatura aree interne 2021-2027, la presenza di un sistema identitario e geomorfologico definito e riconoscibile, l’andamento demografico, l’organizzazione e la distanza dai centri di erogazione dei servizi essenziali, la capacità e volontà di associazione dei Comuni e dimensione dell’area.

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Le quattro aree interne

Aree Interne regionali selezionate per la programmazione 21-27:
ALTA CARNIA
Ampezzo, Arta Terme, Cercivento, Comeglians, Enemonzo, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Lauco, Ovaro, Paluzza, Paularo, Prato Carnico, Preone, Ravascletto, Raveo, Rigolato, Sappada, Sauris, Socchieve, Sutrio, Treppo Ligosullo, Verzegnis, Villa Santina, Zuglio.
DOLOMITI FRIULANE
Andreis, Arba, Barcis, Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Cimolais, Claut, Clauzetto, Erto e Casso, Fanna, Frisanco, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina, Pinzano al Tagliamento, Sequals, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio, Vajont, Vito d’Asio, Vivaro.
CANAL DEL FERRO-VAL CANALE
Chiusaforte, Dogna, Malborghetto-Valbruna, Moggio Udinese, Pontebba, Resia, Resiutta, Tarvisio.
VALLI DEL TORRE E NATISONE
Attimis, Drenchia, Faedis, Grimacco, Lusevera, Magnano in Riviera, Nimis, Prepotto, Pulfero, San Leonardo, San Pietro al Natisone, Savogna, Stregna, Taipana, Tarcento, Torreano.

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Il percorso di costruzione delle Strategie d’area

L’innovazione che caratterizza questo approccio è sostanzialmente di tipo metodologico e consiste nel porre al centro della fase di programmazione e attuazione i territori stessi, portando a una stretta collaborazione fra le Amministrazioni locali, riunite in una Coalizione, le organizzazioni e tutti gli attori del tessuto economico e sociale in ogni fase di gestione dei fondi, migliorando la qualità e l’efficacia degli interventi.

Il coinvolgimento del partenariato economico e sociale delle Aree interne insieme agli stakeholder territoriali rappresenta la condizione necessaria a qualificare i contenuti delle strategie e a calibrare gli interventi sulla base degli effettivi fabbisogni.

Al fine di sviluppare al meglio questa fase strategica è stata affidata a un Team di esperti, individuati con una procedura ad evidenza pubblica finanziata con fondi FESR, la conduzione di percorsi partecipativi sulle quattro Aree che coinvolgendo le Comunità locali ha fatto emergere e sistematizzato i fabbisogni dei territori e le possibili azioni per rispondere agli stessi. Questo percorso, articolato in decine di incontri e centinaia di persone coinvolte è strutturato in quattro fasi:
- Avvio del percorso di progettazione partecipativa;
- Individuazione di fabbisogni e scenari con individuazione di azioni e tempi per conseguirle.
- Definizione della strategia ed elaborazione delle schede intervento.
- Presentazione della Strategia d’Area e verifica di coerenza interna ed esterna.

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