L’attenzione della Regione per la montagna si è tradotta in azioni concrete grazie a una specifica strategia per la montagna.

LEADER: confermata la strategia di sviluppo locale montano, definita approccio LEADER, che ripropone modalità già sperimentate in passato (20 milioni). Attivati diversi bandi europei e accantonate risorse per imprese, famiglie, associazioni.

Strategia nazionale aree interne. Per Alta Carnia, Dolomiti Friulane e Canal del Ferro-Val Canale interventi nei settori dell’istruzione, sanità e mobilità. Previsti 12 milioni di finanziamenti statali. Finanziato con fondi regionali (920 mila euro) un progetto di riqualificazione, in un’ottica sovracomunale, dei servizi nell’area dei comuni del Torre e Natisone, esclusi da Strategia Nazionale. Stesso esperimento nel 2018 per i comuni delle Dolomiti friulane esclusi da Strategia Nazionale.

Programmazione FSC per lo sviluppo economico del territorio montano. Destinati 10 milioni (fondi statali) per le imprese montane e 1,8 milioni per il completamento della pista ciclabile Alpe Adria-Radweg.

Polo tecnico professionale della montagna. Sinergia creata tra i diversi attori della Carnia per promuovere l’orientamento, l’alternanza scuola lavoro, l’offerta formativa.

Finanziamenti regionali. Comuni montani: più di 12 milioni per manutenzioni stradali o opere di riqualificazione del patrimonio comunale. Più di 1,5 milioni per la viabilità dell’area del Torre/Natisone interessata dal Giro d’I talia, più di 1 per sostegno ai piccoli esercizi commerciali di montagna, quasi 2 per campeggi montani, più di 600 mila per il miglioramento dei servizi aree interne Torre/Natisone e più di 1,5 alle famiglie nei comuni ove sono attive convenzioni Eni per il riscaldamento.

 

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